VIOLENTA RISSA A ISCHIA, TORNA IN LIBERTA’ IL 20ENNE BARANESE

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Non è un caso che sia stato proprio un accendino ad infiammare la miccia di una violenta rissa in un bar ischitano e far diventare uno scherzo magari inopportuno un incredibile e violento fatto di cronaca. Tutto ha inizio in quello che sembra all’apparenza un pomeriggio tranquillo, ai tavolini di un bar: Un gruppo di ragazzi e ragazze sorseggia qualche drink, qualcuno forse ha già alzato troppo il gomito e ne pagherà le conseguenze di lì a poco. Succede che all’improvviso una ragazza prende per gioco l’accendino di uno dei presenti e lo nasconde nel reggiseno. Poi lancia la sfida alla “vittima” di quel furto goliardico. Può recuperarlo, se vuole. Basta estrarlo da una delle sue coppe. Il problema è che a quel tavolo siede anche il fidanzato della ragazza che – come facilmente immaginabile – non la prende benissimo, tutt’altro e quando l’amico si avvicina per recuperare l’accendino scoppia la lite. I pugni seguiranno poco dopo e da due contendenti si arriverà a contarne 5. Insomma, da quello che voleva essere un gioco si sfocia in un qualcosa di difficilmente controllabile. La rissa, infatti, inizia all’interno di un bar vicino la spiaggia di San Pietro ma continua anche in strada fino ad arrivare nei pressi dell’ufficio postale di via Alfredo De Luca tra passanti ed avventori spaventati e increduli.

Arrivano prima i vigili urbani. Il fidanzato della ragazza, un 20enne di Barano d’Ischia già noto alle forze dell’ordine, Seko Modou, si oppone al controllo. Li aggredisce, è visibilmente ubriaco e fa fatica a controllarsi. Giungono sul posto anche i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Ischia allertati dai passanti ma in questo caso il suo tentativo di resistenza gli costerà le manette. Il giovane aveva addosso un bilancino di precisione. Scatta la perquisizione domiciliare e occultato nel comodino della sua camera da letto viene rinvenuto un panetto di hashish del peso di 100 grammi circa. E così, volendo citare un antico adagio, oltre al danno arriva anche la beffa. Il 20enne viene quindi arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Inoltre, per lui e altri 4 giovani isolani tra i 16 e i 21 anni scatta anche la denuncia per rissa, a seguito degli immediati accertamenti effettuati mediante analisi dei sistemi di videosorveglianza. Tutti saranno proposti per il DASPO urbano. L’arrestato è finito ai domiciliari, poi è comparso questa mattina per la direttissima dinanzi al giudice del Tribunale di Napoli. Che, per la cronaca, ha convalidato l’arresto operato dai militari dell’Arma, rinviato l’udienza e rimesso in libertà l’imputato