Una cittadina di Ischia si è vista trattenere 26.000 euro dall’INPS per presunta percezione indebita del Reddito di Cittadinanza. Tuttavia, con l’assistenza dell’avvocato Paolo Nuzzo, ha dimostrato la sua buona fede e l’estraneità ai fatti contestati. L’INPS sosteneva che la revoca del beneficio fosse dovuta a mancata comunicazione di redditi, derivanti da vincite al gioco dell’ex compagno, che avrebbero alterato l’ISEE. La donna ha però dimostrato di non essere a conoscenza di tali redditi e di non averne mai beneficiato, avendo interrotto la relazione nel 2018. Il Tribunale del Lavoro ha accolto il ricorso, annullando i provvedimenti dell’INPS e ordinando la restituzione della somma trattenuta.